Prima del Tramonto

“Non tramonti il sole sopra la vostra ira” (San Paolo Apostolo, Lettera agli Efesini 4,26).

Rievocando il passato, sin dall’antichità, il nostro mondo cambia sempre, incessantemente.

Nel cammino della storia dell’essere umano, nessuna civiltà è riuscita a persistere per sempre, i criteri e la misura dei valori sono stati continuamente rimodulati nel tempo.　Ancora oggi però, alcune parole dei nostri antenati ci hanno lasciato mantengono la forza per riportarci alla ragione.　Perché l’essere umano, come specie, non può mutare con la stessa frequenza delle sue città che invece hanno avuto migliaia di cambiamenti.

Come noi abbiamo gli occhi e le orecchie, il naso e la bocca, dieci dita sulle mani, ugualmente da migliaia di anni, così anche i nostri sentimenti non sono cambiati quasi per niente dall’inizio della storia. Perciò la parola virtù è ancora efficace per la nostra anima.

Il nostro antenato disse “Non tramonti mai il sole sopra la vostra ira”, in altre parole “Perdonate i vostri vicini prima del tramonto”.

Nella nostra vita ci sono alcune cose che vale la pena lasciare dietro di noi ed altre mandare via immediatamente.　Meglio sciacquare il sangue dalla ferita che ti hanno fatto, il dolore e l’odio che ti hanno provocato, come pulire le mani dopo il lavoro, come lavare i piatti dopo il pasto.　Così quell’acqua con il sangue confluisce nel fiume e alla fine si riversa nell’oceano.

Nessuno può ritrovarlo mai più il sangue.

Ovviamente il dolore che rimane sul corpo, l’odio che rimane nel cuore non si possono lavare facilmente, è proprio questo che il nostro antenato ci spiega, che il perdonare sarà l’unico metodo per liberarsi dal dolore e dall’odio.　Il nostro antenato che aveva compreso la difficoltà del perdono, ci consiglia invece di perdonare il　nostro vicino. 　Ecco, questa è la speranza per il futuro dell’uomo che avevano i nostri antenati.

Quest’opera “Prima del Tramonto” rappresenta infatti la pace tra tre persone, un giudice e due contendenti.　Il giudice che concilia e i due che si perdonano reciprocamente.

Vorrei ricordarmi di questa speranza per ogni giorno prima del tramonto.

Dedico questo progetto alla memoria del sig. Paolo Pontone